QUADRI: LA FABBRICA DEL TEMPO
Altre volte i personaggi dei miei racconti sono orologi che fissano il tempo.
Il loro segno si perde in ciò che li contiene senza soluzione di continuità e di spazio. È un tempo muto, irrisolto, sconfitto.
Il tempo è la legge. La vita non passa due volte dalla stessa storia.
Anche i ricordi non sono più sicuri di ricordare.
Pure il segno ha delle amnesie e cerca nella terza dimensione quello che ha perso nel tragitto. I colori attendono sulla soglia.
Capita a noi che controlliamo Altzaeimer da lontano.
Il fondo è la città con i suoi paradossi che raccontano la vita e le assenze. Il tempo non tratta, non fa prigionieri.
Ma a cosa stavo pensando? Non so. La memoria… Meglio perderla che confonderla.
Alcuni quadri hanno un fondo bianco o grigio per mostrare la tridimensionalità o sono ripresi da altra angolatura.
Il bordo bianco che trovate in alcuni quadri segna la tridimensionalità dell'opera-
Alla fine possiamo chiederci:
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la_macchina_del_tempo_1°_parte_-introduzione.pdf | |
File Size: | 8169 kb |
File Type: |
la_macchina_del_tempo_2°_parte_-_la_lezione_dei_maestri.pdf | |
File Size: | 6546 kb |
File Type: |
la_macchina_del_tempo_3°_parte_-_la_misura_del_nostro_tempo.pdf | |
File Size: | 28520 kb |
File Type: |
la_macchina_del_tempo_4°_parte_-_conclusione.pdf | |
File Size: | 70875 kb |
File Type: |
bianchi_mp3.m2ts | |
File Size: | 38535 kb |
File Type: | m2ts |
Ma il tempo è circolare (come pensavano gli antichi) o lineare?
Il primo è il tempo che ritorna, il secondo è quello che si dimentica e nulla sarà come prima.
L'attesa di un continuo ritorno è di conforto per chi rimpiange, la vita restituisce le cose che toglie.
La visione lineare ci consegna invece a un ineludibile destino.
Un file per raccontare "l'invenzione" del calendario:
Il primo è il tempo che ritorna, il secondo è quello che si dimentica e nulla sarà come prima.
L'attesa di un continuo ritorno è di conforto per chi rimpiange, la vita restituisce le cose che toglie.
La visione lineare ci consegna invece a un ineludibile destino.
Un file per raccontare "l'invenzione" del calendario:
storia_del_calendario.ppt | |
File Size: | 41173 kb |
File Type: | ppt |
Se non hai Power point scarica qui sotto il lettore (viewer).
powerpointviewer_2_.exe | |
File Size: | 27089 kb |
File Type: | exe |
Dove può condurre l’evoluzione di questa storia?
A una continuità estetica fuori dal significante tempo-divenire. Resta la forma ma si diluiscono i contenuti lasciando spazio ad altri stimoli. Oppure la strada opposta: enfasi, esasperazione del tempo immaginato non come "Cronos" ma come "Cairos".
Calligrafie, oltre l’estetica dell’orologio.
Il divenire mostrato nelle opere esposte sopra racconta il tempo come ineffabile controllore. Provo a lavorare sulla la sensazione di ripetizione fuori dal quadrante di un orologio (archetipo ostinato) cercando altri segni di controllo: lettere e numeri.
La calligrafia come forma senza contenuto è quello che, nella mia passione per i paradossi, mi affascina.
La futilità della bellezza.
La calligrafia come forma senza contenuto è quello che, nella mia passione per i paradossi, mi affascina.
La futilità della bellezza.
Il tempo prima del tempo.
Primordiale. Forse addirittura al di là,. Così il passaggio cerca il tempo zero nella preistoria. Tentazione, facile, me ne rendo conto, di riprendere elementi della pittura rupestre. Troppo facile e scontato per insistere. Ho fatto questi passi su richiesta ma sento inganno nel continuare.