IL PIANO DEI CONTENUTI NELLA MIA PITTURA.
I personaggi sono stati d’animo camuffati dai paesaggi, da attimi o da individui che li trattengono.
Sono predatori che interagiscono con altri predatori perché questa è la vita, perché così siamo noi.
La città custodisce le energie degli individui che la percorrono. Sul marciapiede sono scritte mille trame per chi li coglie.
Il protagonista ruba la texture all’antagonista, per imitarlo e confonderlo.
Racconto gli uomini e le loro tensioni lasciando alla metafora la forma di ballerine, di orologi e di altro.
Epica di anti-eroi, a volte grotteschi sempre invischiati nella materia che li circonda con la quale si scambiano l’abito.
Si chiama ellisse la figura retorica che mostra un segno, per omissione di forme, sottraendo non aggiungendo, quasi casualmente svelando l’inaspettato. Fondo e primo piano si intrecciano nello stesso racconto.
Cosa significa? Che siamo causa ed effetto dei nostri guai. Siamo tutti vittima e carnefice. Questo è il messaggio negativo.
Il dramma però si prende spesso delle pause. Paradosso e poetica (espressa da inattesi equilibri e duetti con il proprio complementare, quando il colore non è già fuggito). Questo è il messaggio positivo.
Un rilievo dei protagonisti, implica che c’è sempre un tentativo di fuga, come se i segni forzassero per cambiare il destino.
Sono predatori che interagiscono con altri predatori perché questa è la vita, perché così siamo noi.
La città custodisce le energie degli individui che la percorrono. Sul marciapiede sono scritte mille trame per chi li coglie.
Il protagonista ruba la texture all’antagonista, per imitarlo e confonderlo.
Racconto gli uomini e le loro tensioni lasciando alla metafora la forma di ballerine, di orologi e di altro.
Epica di anti-eroi, a volte grotteschi sempre invischiati nella materia che li circonda con la quale si scambiano l’abito.
Si chiama ellisse la figura retorica che mostra un segno, per omissione di forme, sottraendo non aggiungendo, quasi casualmente svelando l’inaspettato. Fondo e primo piano si intrecciano nello stesso racconto.
Cosa significa? Che siamo causa ed effetto dei nostri guai. Siamo tutti vittima e carnefice. Questo è il messaggio negativo.
Il dramma però si prende spesso delle pause. Paradosso e poetica (espressa da inattesi equilibri e duetti con il proprio complementare, quando il colore non è già fuggito). Questo è il messaggio positivo.
Un rilievo dei protagonisti, implica che c’è sempre un tentativo di fuga, come se i segni forzassero per cambiare il destino.
IL PIANO DELLA FORMA NELLA MIA PITTURA.
I segni vengono direttamente dalle texture metropolitane (bitume, tombini, corrosione, ombre).
Sono catturati con una fotocamera digitale. Attraverso il computer verranno impiegati come i colori di una tavolozza.
Il processo che porta alla creazione del quadro nasce su Photoshop, poi, solo quelli che meritano, verranno riprodotti su tela in modo analogico e tradizionale.Sono due fasi distinte: la prima crea, la seconda (post produzione) esegue.
Leit motiv ricorrenti:
— Colori primari e saturi. (I contrasto di Itten). Quando le energie non sono addirittura monocromatiche come negli ultimi anni.
Se non faccio così è solo per trasmettere il senso del degrado (più scuro e più torbido) o della leggerezza (più chiaro, più libero).
Per questo scarseggiano i verdi e i viola sono come significanti dell’inquieto.
Comunicano con il blu attraverso un tema irrisoluto di caldo/freddo.
A volte compare il lilla come gioco. Non compare l’arancione. Nei miei racconti urbani c’è poco spazio per le tonalità calde.
Perché sono meno attratto dai colori secondari (quelli formati dai primari: il verde, l’arancio e il viola)?
È una scelta estetica, non ideologica. Non a caso la fisiologia della percezione ci dice che sono più accostabili fra di loro.
— Contrasti quasi sempre all’interno del medesimo colore (aggiunta solo di bianco o di nero).
Perché? Mi sembra di dare più sintesi evitando distrazioni. I colori sono come attori sulla scena della rappresentazione.
Uno nuovo pretende un ruolo e di incidere sulla trama. Più chiaro o più scuro sono invece diverse battute del medesimo attore.
— Accostamenti fra colori complementari (IV contrasto di Itten).
— Rapporto fra masse in funzione dei colori (VII contrasto di Itten). Equilibrio se è commedia, disequilibrio se è tragedia.
— Nessun contrasto di caldo e freddo (III contrasto di Itten).
— Predominanza della diagonale ascendente sn/dx (Kandinsky).
— Sottrazione.
Tecnica mista: tela, colori acrilici, inchiostri fotografici vernici e materiale plastico per il rilievo.
Meno pennello e più spatola. Dimensioni: 100 x 70 o 70 x 70.
Sono catturati con una fotocamera digitale. Attraverso il computer verranno impiegati come i colori di una tavolozza.
Il processo che porta alla creazione del quadro nasce su Photoshop, poi, solo quelli che meritano, verranno riprodotti su tela in modo analogico e tradizionale.Sono due fasi distinte: la prima crea, la seconda (post produzione) esegue.
Leit motiv ricorrenti:
— Colori primari e saturi. (I contrasto di Itten). Quando le energie non sono addirittura monocromatiche come negli ultimi anni.
Se non faccio così è solo per trasmettere il senso del degrado (più scuro e più torbido) o della leggerezza (più chiaro, più libero).
Per questo scarseggiano i verdi e i viola sono come significanti dell’inquieto.
Comunicano con il blu attraverso un tema irrisoluto di caldo/freddo.
A volte compare il lilla come gioco. Non compare l’arancione. Nei miei racconti urbani c’è poco spazio per le tonalità calde.
Perché sono meno attratto dai colori secondari (quelli formati dai primari: il verde, l’arancio e il viola)?
È una scelta estetica, non ideologica. Non a caso la fisiologia della percezione ci dice che sono più accostabili fra di loro.
— Contrasti quasi sempre all’interno del medesimo colore (aggiunta solo di bianco o di nero).
Perché? Mi sembra di dare più sintesi evitando distrazioni. I colori sono come attori sulla scena della rappresentazione.
Uno nuovo pretende un ruolo e di incidere sulla trama. Più chiaro o più scuro sono invece diverse battute del medesimo attore.
— Accostamenti fra colori complementari (IV contrasto di Itten).
— Rapporto fra masse in funzione dei colori (VII contrasto di Itten). Equilibrio se è commedia, disequilibrio se è tragedia.
— Nessun contrasto di caldo e freddo (III contrasto di Itten).
— Predominanza della diagonale ascendente sn/dx (Kandinsky).
— Sottrazione.
Tecnica mista: tela, colori acrilici, inchiostri fotografici vernici e materiale plastico per il rilievo.
Meno pennello e più spatola. Dimensioni: 100 x 70 o 70 x 70.
IL PIANO DEI CONTENUTI MIEI ROMANZI.
Mentre un’idea racconta… il suo contrario la sorveglia. La verità è sempre un’altra.
Si ingarbugliano i fili della ragione. Non solo nella pittura ma anche nella scrittura il carnefice si confonde con la vittima.
La storia ama sorprendere, l’assurdo si mescola alla realtà e, alla fine del paradosso, prende forma un nuovo ordine.
Vista dall’altra parte della vicenda la morale è più nitida.
Si ingarbugliano i fili della ragione. Non solo nella pittura ma anche nella scrittura il carnefice si confonde con la vittima.
La storia ama sorprendere, l’assurdo si mescola alla realtà e, alla fine del paradosso, prende forma un nuovo ordine.
Vista dall’altra parte della vicenda la morale è più nitida.
IL PIANO DELLA FORMA NEI MIEI ROMANZI.
Velocità e sintesi. Asciugare sempre e comunque. Pochi aggettivi, ancor meno avverbi. Rari incisi.
Le velocità dei film d’azione e degli spot pubblicitari dettano i tempi. Scrivo pensando un lettore nomade attraverso un supporto elettronico. So che sarà disturbato e interrotto, perché questa è la nostra vita, quindi le mie trame non possono prendersela comoda. Tra un attimo il suo interesse sarà altrove e io devo avergli già consegnato le emozioni promesse.
Le velocità dei film d’azione e degli spot pubblicitari dettano i tempi. Scrivo pensando un lettore nomade attraverso un supporto elettronico. So che sarà disturbato e interrotto, perché questa è la nostra vita, quindi le mie trame non possono prendersela comoda. Tra un attimo il suo interesse sarà altrove e io devo avergli già consegnato le emozioni promesse.
CURRICULUM VITAE
Nasco nel 1947 figlio del dopoguerra. Mi laureo in Bocconi nel 1971. Sono uno dei primi uomini di marketing. Il marketing è una cosa da poco, qualsiasi bottegaio lo governa d'istinto. Da giovanissimo sono entrato in Unilever che mi ha insegnato il mestiere. Commerciale prima, pubblicitario poi, per tanti anni. Ma questa è storia passata.
Oggi insegno “Strategie di comunicazione” all’Università di Modena - Reggio Emilia.
Forse perché quando non si è più capace di fare una cosa la si insegna ed io non avrei più la forza e la voglia di inseguire i formidabili progetti di comunicazione che sono stati la mia vita fra gli anni 80 e 90. Ho avuto la fortuna di frequentare i più prestigiosi Budget (Henkel, Buitoni, Motta, CocaCola, Fiat, Nissan, La Rinascente, Toshiba, Findus, Bosch, Blaupunkt., Elizabeth Arden,. Beiersdorf-Nivea, L’Oreal,. Canon, Absolut Vodka, Corriere della Sera RCS.) al servizio di grandi Agenzie di pubblicità: (Pirella, TBWA e Publicis).
Da molti anni il mondo del business non mi dice più niente, però lo rispetto per quello che mi ha dato.
Così, nel repertorio delle cose che insegno, alcuni mi vogliono docente del mio antico mestiere.
Presso l’European School of Economy ho tenuto un corso di“Marketing Strategico”
Ho capito che da vecchio avrei potuto essere ascoltato solo se campione della modernità così, in ogni area, mi sono imposto di essere avanguardia e, ogni cosa che insegno, è rivolta al futuro. Sono stato un precursore di internet e uno dei primi docenti. Lo devo alla fortuna di essere un uomo digitale. Il mio incontro con il computer risale a metà degli anni 80 ciò mi ha permesso, senza fanatismi, di anticipare i cambiamenti.
All’Università del Progetto di Reggio Emilia ho insegnato “Creatività”. Credo di poter migliorare le prestazioni immaginative di chiunque, non c'è diversità con la pratica sportiva.
Ho passato i primi anni del secolo a svolgere conferenze e seminari presso il centro del Sole 24ore, AssoComunicazione, e Cesma.
Oggi i miei corsi di formazione si sono allargati alla Teoria del colore, Storia dell’immaginario del colore, Gestione del tempo, Scrittura creativa, Scrittura umoristica, Scrittura poetica. Comunicazione del corpo, Trattative.
Dal 2000, con più tempo libero, ho avuto la fortuna di poter riprendere da dove avevo lasciato a quindici anni: a scrivere e a dipingere. E lo faccio a tempo pieno. Non si guadagna nulla ma è un modo per ritrovare posto in famiglia. Per cinque generazioni i miei antenati sono stati pittori o scrittori (per questo firmo i quadri aggiungendo il cognome Lentini che porta ancora le carezze di mia nonna).
Dopo una produzione di saggi:
— Strategie di Comunicazione – Il vantaggio della differenza. Pubblicato da Palo Alto nel settembre 2003
— Gli ormoni della Pubblicità – Segni e strutture narrative per una strategia dell’emozione.
— La fabbrica delle idee. Pubblicato da Franco Angeli Editore nel settembre 2007.
Ho potuto finalmente dedicarmi al romanzo:
— Partiture in re minore
— L’equilibrista
— La ragione del contrario
— La casa del padre
— La ragazza scappata dal quadro
e a scrivere brevi racconti (ancra da editare)
— A vario titolo
— Pasticceria mignon
Una via di mezzo fra pittura e letteratura è:
— Lezioni di danza
Il patto narrativo prevede che a fronte di quadri esposti in una scuola di ballo, le ragazze lascino un distico per ricordare il loro passaggio. È la sintesi, in quattro righe, delle attese di una vita.
Oggi insegno “Strategie di comunicazione” all’Università di Modena - Reggio Emilia.
Forse perché quando non si è più capace di fare una cosa la si insegna ed io non avrei più la forza e la voglia di inseguire i formidabili progetti di comunicazione che sono stati la mia vita fra gli anni 80 e 90. Ho avuto la fortuna di frequentare i più prestigiosi Budget (Henkel, Buitoni, Motta, CocaCola, Fiat, Nissan, La Rinascente, Toshiba, Findus, Bosch, Blaupunkt., Elizabeth Arden,. Beiersdorf-Nivea, L’Oreal,. Canon, Absolut Vodka, Corriere della Sera RCS.) al servizio di grandi Agenzie di pubblicità: (Pirella, TBWA e Publicis).
Da molti anni il mondo del business non mi dice più niente, però lo rispetto per quello che mi ha dato.
Così, nel repertorio delle cose che insegno, alcuni mi vogliono docente del mio antico mestiere.
Presso l’European School of Economy ho tenuto un corso di“Marketing Strategico”
Ho capito che da vecchio avrei potuto essere ascoltato solo se campione della modernità così, in ogni area, mi sono imposto di essere avanguardia e, ogni cosa che insegno, è rivolta al futuro. Sono stato un precursore di internet e uno dei primi docenti. Lo devo alla fortuna di essere un uomo digitale. Il mio incontro con il computer risale a metà degli anni 80 ciò mi ha permesso, senza fanatismi, di anticipare i cambiamenti.
All’Università del Progetto di Reggio Emilia ho insegnato “Creatività”. Credo di poter migliorare le prestazioni immaginative di chiunque, non c'è diversità con la pratica sportiva.
Ho passato i primi anni del secolo a svolgere conferenze e seminari presso il centro del Sole 24ore, AssoComunicazione, e Cesma.
Oggi i miei corsi di formazione si sono allargati alla Teoria del colore, Storia dell’immaginario del colore, Gestione del tempo, Scrittura creativa, Scrittura umoristica, Scrittura poetica. Comunicazione del corpo, Trattative.
Dal 2000, con più tempo libero, ho avuto la fortuna di poter riprendere da dove avevo lasciato a quindici anni: a scrivere e a dipingere. E lo faccio a tempo pieno. Non si guadagna nulla ma è un modo per ritrovare posto in famiglia. Per cinque generazioni i miei antenati sono stati pittori o scrittori (per questo firmo i quadri aggiungendo il cognome Lentini che porta ancora le carezze di mia nonna).
Dopo una produzione di saggi:
— Strategie di Comunicazione – Il vantaggio della differenza. Pubblicato da Palo Alto nel settembre 2003
— Gli ormoni della Pubblicità – Segni e strutture narrative per una strategia dell’emozione.
— La fabbrica delle idee. Pubblicato da Franco Angeli Editore nel settembre 2007.
Ho potuto finalmente dedicarmi al romanzo:
— Partiture in re minore
— L’equilibrista
— La ragione del contrario
— La casa del padre
— La ragazza scappata dal quadro
e a scrivere brevi racconti (ancra da editare)
— A vario titolo
— Pasticceria mignon
Una via di mezzo fra pittura e letteratura è:
— Lezioni di danza
Il patto narrativo prevede che a fronte di quadri esposti in una scuola di ballo, le ragazze lascino un distico per ricordare il loro passaggio. È la sintesi, in quattro righe, delle attese di una vita.
Mappa del sito
Home page: Riferimenti ai contenuti e all’estetica della mia pittura. Presentazione di una: galleria d’arte moderna – arte contemporanea. Galleria virtuale. Contenuti dei libri. Pubblicazioni di saggi e romanzi. Nella saggistica i riferimenti agli editori. Curriculum Vitae C.V.
Racconti di un artista visivo impegnato nella digital art.
Quadri La fabbrica del tempo. (2° pagina) Focus sulle immagini che esplorano le fredde sensazioni del tempo. Inesorabilità del destino. Segni e segnali di fine. Ma anche di distacco. Pittura , a tratti scultura quando appare la terza dimensione (bassorilievo).
Quadri Lezioni di danza (3° pagina) Focus sulla durezza di una città: Milano. Milano la mia città, raccontata attraverso il paradosso di ballerine. La loro texture si confonde per mimesi ed ellisse con i marciapiedi. Cemento, catrame, lamiere arrugginite come trame troppo esposte all’intemperie. Le ragazze, anzi le ballerine, lasciano un ossimoro, un distico, una poesia per ricordare la loro esperienza. Danza è vita.
Altri quadri: (4° pagina). Vengono esposti, non tanto per periodo, ma per segno: colore dominante: acromatico, bianco e nero, storie del blu, storie del rosso, storie del giallo e dei colori caldi. Focus sui colori primari. I tipi di contrasto e le figure retoriche del mio racconto: oltre l’ellisse lo straniamento (la figura retorica che modifica o ingigantisce un elemento) e la metalepsi (lo scambio della causa con l’effetto). Cerco così un sussulto per far vacillare l’emozione. La bellezza ha le sue trame. Rapporto con la fotografia. Allegato: Analisi del segno nella mia pittura.
Romanzi (5°pagina) Partiture in re minore, L’equilibrista, La ragione del contrario, A vario titolo, Pasticceria Mignon e ancora Scuola di Danza. Tema dominante la verità ha sempre trame diverse, sfugge… sembra ma poi la realtà sorprende.
Saggi (6° pagina) Strategie di comunicazione (il vantaggio della differenza), Gli ormoni della pubblicità (il segno della differenza) Focus analisi semiotica della comunicazione pubblicitaria e altre considerazioni sulla pubblicità. La fabbrica delle idee. Guida per diventare più creativi e produrre più idee. La forza dell’immaginazione. Il potere dell’immaginazione. Metodo ed esempi tratti dalla storia delle invenzioni. Mannuale per l’innovazione.
Video (7° pagina) Video clip prodotti sulla base dei miei quadri.
Università (8°pagina) raccolta file dei lucidi del corso: Strategie Pubblicitarie alla facoltà di scienza della comunicazione e dell’economia di Reggio Emilia. Secondo semestre. 6 crediti.
Conferenze (9° pagina) Diverse conferenze svolte e a vario titolo corredate do programma. Area creatività: due corsi, uno base e uno avanzato. Collaterali
Area colore: Corso sulla teoria dei colori e corso sulla sociologia dei colori - storia dei colori nell’immaginario collettivo.
Area Comunicazione: La comunicazione del corpo – la comunicazione non verbale . Trattative – negoziazioni. Area gestione del tempo. Area Economia. La globalizzazione. Storia del capitalismo. Area scrittura: Scrittura comica o umoristica e Scrittura poetica.
Area Scienze Politiche: brevissima storia delle idee che distinguono la modernità (20/30 minuti)
Area Storia. Storia del risorgimento e prima ancora..
Racconti di un artista visivo impegnato nella digital art.
Quadri La fabbrica del tempo. (2° pagina) Focus sulle immagini che esplorano le fredde sensazioni del tempo. Inesorabilità del destino. Segni e segnali di fine. Ma anche di distacco. Pittura , a tratti scultura quando appare la terza dimensione (bassorilievo).
Quadri Lezioni di danza (3° pagina) Focus sulla durezza di una città: Milano. Milano la mia città, raccontata attraverso il paradosso di ballerine. La loro texture si confonde per mimesi ed ellisse con i marciapiedi. Cemento, catrame, lamiere arrugginite come trame troppo esposte all’intemperie. Le ragazze, anzi le ballerine, lasciano un ossimoro, un distico, una poesia per ricordare la loro esperienza. Danza è vita.
Altri quadri: (4° pagina). Vengono esposti, non tanto per periodo, ma per segno: colore dominante: acromatico, bianco e nero, storie del blu, storie del rosso, storie del giallo e dei colori caldi. Focus sui colori primari. I tipi di contrasto e le figure retoriche del mio racconto: oltre l’ellisse lo straniamento (la figura retorica che modifica o ingigantisce un elemento) e la metalepsi (lo scambio della causa con l’effetto). Cerco così un sussulto per far vacillare l’emozione. La bellezza ha le sue trame. Rapporto con la fotografia. Allegato: Analisi del segno nella mia pittura.
Romanzi (5°pagina) Partiture in re minore, L’equilibrista, La ragione del contrario, A vario titolo, Pasticceria Mignon e ancora Scuola di Danza. Tema dominante la verità ha sempre trame diverse, sfugge… sembra ma poi la realtà sorprende.
Saggi (6° pagina) Strategie di comunicazione (il vantaggio della differenza), Gli ormoni della pubblicità (il segno della differenza) Focus analisi semiotica della comunicazione pubblicitaria e altre considerazioni sulla pubblicità. La fabbrica delle idee. Guida per diventare più creativi e produrre più idee. La forza dell’immaginazione. Il potere dell’immaginazione. Metodo ed esempi tratti dalla storia delle invenzioni. Mannuale per l’innovazione.
Video (7° pagina) Video clip prodotti sulla base dei miei quadri.
Università (8°pagina) raccolta file dei lucidi del corso: Strategie Pubblicitarie alla facoltà di scienza della comunicazione e dell’economia di Reggio Emilia. Secondo semestre. 6 crediti.
Conferenze (9° pagina) Diverse conferenze svolte e a vario titolo corredate do programma. Area creatività: due corsi, uno base e uno avanzato. Collaterali
Area colore: Corso sulla teoria dei colori e corso sulla sociologia dei colori - storia dei colori nell’immaginario collettivo.
Area Comunicazione: La comunicazione del corpo – la comunicazione non verbale . Trattative – negoziazioni. Area gestione del tempo. Area Economia. La globalizzazione. Storia del capitalismo. Area scrittura: Scrittura comica o umoristica e Scrittura poetica.
Area Scienze Politiche: brevissima storia delle idee che distinguono la modernità (20/30 minuti)
Area Storia. Storia del risorgimento e prima ancora..